Siamo nella seconda metà degli anni 20 a Nova Siri paese , nel materano. La Marina di Nova Siri era ancora inesistente, forse anche nell’immaginazione collettiva anzi, la gente se ne guardava bene da abitare nelle paludose zone della piana metapontina. Su, al paese, la vita scorre identica ogni giorno ma il 5 luglio del 1926 un tragico avvenimento scuote gli abitanti e che sarà destinato ad essere sará ricordato come uno dei più terribili.
Alle 6 di mattina, con un fucile caricato a chiodi, tal V.D. spara a bruciapelo l’anziana madre M.D. che morirà per le ferite ricevute circa due ore dopo.
Il matricida dopo aver compiuto il delitto andò a buttarsi in una vasca lì vicino forse in un vano tentativo di ripulirsi. Ritornato in casa, dove ormai la gente era accorsa in soccorso dell’anziana signora, ritrovò la madre sul letto, agonizzante. A quel punto V.D. inscenò una sorta di rito vendicativo togliendosi coltello e rasoio dalle tasche e, deponendo gli stessi nel cassetto, esclamò “ora sono contento” con un cinismo degno dei migliori anni attuali.
Subito dopo si recò a Rotondella per costituirsi.
I motivi di tale gesto sembrano, dalle testimonianze dell’epoca, legati a questioni economiche intrecciate a matrimoni combinati.
Pare infatti che la madre di V.D. avesse negato soldi per il matrimonio, da lei stessa dapprima combinato, del figlio con una ragazza del paese.
Non sappiamo se V.D. terminò la sua vita in galera ma questo fatto resta uno dei più tragici avvenimenti che scossero il piccolo paese di Nova Siri.
Sappiamo che ad inizio 1900 e fino alla sua seconda metá i matrimoni,spesso erano dettati da status sociale, genitori e quant’altro ma l’omicidio di Nova Siri ci fa capire che anche negli anni ’20 la mente umana era capace di commettere simili atrocità.


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