Alla metá degli anni ’20 nel capoluogo lucano si consumò una tragedia che vide protagonisti due giovani del posto.
Una ragazza potentina, A. poco più che ventenne, conobbe un giovane ventiquattrenne della zona, P. e se ne innamorò. Dopo una relazione che per l’epoca poteva già significare matrimonio, P. Si allontanò da A. senza dare spiegazioni.
La ragazza non accettò mai questa decisione e provò con ogni mezzo a riconquistare l’amante perduto. Si rivolse persino alle autorità dove sporse querela ma i giudici assolsero P. perchè ritennero consensuale la fine del rapporto.
La donna avvilita iniziò un periodo di minacce e imboscate verso P. che non riusciva a liberarsi dall’opprimente pressione della ragazza.
Non passò molto che il Commissariato locale convocò la donna per dirle di lasciare stare in pace P.
Dopo qualche giorno i due ex amanti si incontrarono per chiarire una volta per tutte la situazione. Si videro sulla strada per San Rocco. La versione di P. sostiene che la donna fosse in agguato, pronta a colpirlo con un coltello. A quel punto il ventiquattrenne estrasse la pistola e le sparò contro cinque colpi ferendola a morte.
A. infatti morì dopo qualche giorno all’ ospedale San Carlo.
Dopo qualche giorno di latitanza, P. si costituí.
Non sappiamo come andò a finire questa storia e non sappiamo perché P. fosse andato all’incontro armato nè tantomeno conosciamo la locazione esatta della tragedia. Una tragedia molto comune in quegli anni che non prevedevano e non accettavano la fine una relazione.


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