Anni ’20 del 1900. La Grande Guerra è finita da un po’ e il governo fascista si è saldamente insediato in Italia.

Giù in Lucania la risonanza del Ventennio si sente eccome, tuttavia la vita scorre uguale come in tutti i giorni in attesa del probabile quanto comune avvenimento che turbava la quiete di quegli anni.

A Roccanova, paesino della val d’Agri, la diciassettenne lagonegrese M. era da poco fidanzata con tale V. ventitreenne del posto che di professione faceva il fabbro.

Dopo una relazione di quasi un anno la ragazza di Lagonegro scopre di essere incinta e non sappiamo cosa succede fino a quel giorno del quinto mese di gravidanza, se V. abbia avuto progetti con la sua fidanzata o se lei gli abbia confessato di essere in attesa di un figlio solo in quel momento.

V. di certo nn la prese bene tanto da costringere la diciassettenne ad abortire. Cosa scandalosa per l’epoca. Cosa di cui se ne parlò per anni in zona.

Non sono state rese note alla stampa di allora le modalità con cui la diciassettenne dovette abortire ma sappiamo che vi fu un’indagine approfondita che portò all’arresto di numerosi parenti del giovane, tutti di Senise, oltre ovviamente a V.

Furono denunciati anche diversi minori imparentati con il fabbro di Roccanova.

Per un aborto si smosse un intero circondario, da Senise a Roccanova, passando per Lagonegro forse sperando che la cosa rimanesse tra le mura domestiche.

Chissà se M. al suo ritorno a Lagonegro abbia dimenticato l’infelice storia o se questa le abbia condizionato la vita che, soprattutto nei paesi, poteva diventare tremenda in seguito a scandali simili.

Lagonegro (foto presa dal web)

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