Un fatto di sangue assolutamente cruento e violento avvenne nell’inverno del 1926.

Siamo Terranova del Pollino, piccolo paese della provincia di Potenza adagiato alle falde del Massiccio del Pollino.

Negli anni ’20 del 1900 questa zona rurale confinante con la Calabria era tra le più difficili da raggiungere. Basti pensare che scendendo con un treno a Nova Siri si poteva continuare solo con una corriera per Lagonegro e scendere al bivio di Valsinni per poi restare nelle mani di Dio.

Era difficile vivere in Lucania a quei tempi, tuttavia i contadini non si ponevano problemi per raggiungere i lontani poderi attraverso mulattiere improbabili.

Succede che un contadino settantenne, tal Giuseppe Proposto ebbe un diverbio con il figlio cinquantenne.

Le testimonianze dell’epoca parlano di diversi scontri tra padre e figlio negli anni. Anche con toni accesi. E le questioni pare fossero sempre legate al lavoro nei campi.

Quel giorno del freddo inverno del 1926 i venti soffiavano forti dalla vetta del Pollino.

Giuseppe uccise il proprio figlio a colpi di scure. I testimoni parlano di interessi di denaro, forse di ereditá. Non lo sapremo mai.

Giuseppe Proposto fu arrestato il giorno stesso ma non abbiamo trovato notizie circa la sua condanna.

Terranova del Pollino

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