Era già da un po’ che tra Rionero,Barile e Rapolla avvenivano quotidianamente furti di bestiame, oggetti di valore e provviste alimentari. Qualcuno lo aveva definito un brigantaggio del 1900 e in effetti nel novembre del 1908, soprattutto nella zona del Vulture, era ancora forte la eco dei briganti.

Il 18 novembre 1908 era un pomeriggio, il sole stava calando quando, sulla strada che da Rionero va a Rapolla ci fu un conflitto a fuoco tra carabinieri, cittadini e 7 ladri, tutti pugliesi,che furono sorpresi rubare in un podere.

Delle guardie campestri avevano infatti notato, durante una perlustrazione, delle persone che con tre carri si dirigevano verso Barile dopo aver fatto una sosta di almeno un’ora in aperta campagna.

Le guardie li bloccarono e nel controllo seguente trovarono un fucile e diverse corde. Riferirono tutto al sindaco di Rapolla che telegrafò la notizia ai carabinieri di Barile chiedendo rinforzi.

I carri, insospettiti, a quel punto fecero inversione tornando verso Rapolla ma furono intercettati da carabinieri e cittadini di Rapolla venuti a conoscenza della situazione.

Intimato l’alt, uno dei sette ladri, tale Cocumazzo Giovanni,estratta una rivoltella minacciò di sparare. Ma non fece in tempo ad urlare le sue minacce che fu disarmato da un colpo di forcone.

A quel punto i suoi amici fecero fuoco scatenando la risposta degli agenti.  In cinque rimasero feriti mentre due di loro riuscirono a scappare.

Il più grave fu il ventiquattrenne Antonio Regano di Andria che, trasportato a Melfi si rifiutò di farsi operare di laparotomia.

I cinque feriti furono arrestati.

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