Siamo nella valle del fiume Agri, a pochi passi da quella che oggi è la Diga del Pertusillo. Montemurro nella metá degli anni ’20 è,come oggi un piccolo paesino. Ovviamente con la scoperta del petrolio in val d’Agri  anche Montemurro ha avuto una tendenza ad abbandonare la vocazione agricola per il lavoro industriale nella buona parte dei casi.

Ma negli anni ’20 il petrolio  era qualcosa che nessuno fiutava e soprattutto nessuno immaginava lontanamente.

La ventiduenne L. era diventata vedova a seguito della morte del marito per una malattia incurabile contratta durante la Prima Guerra Mondiale.

Dopo due o tre mesi dalla morte del marito L. cedette alle lusinghe del cognato fino a diventare nuovamente madre.

In un anno L. si ritrovò dallo stato di vedova a quello di madre per la seconda volta. Troppo eclatante per un piccolo paese lucano della metà degli anni ’20 ma forse lo sarebbe stato per gran parte del sud Italia in quegli anni, se non per la totalitá.

Per non essere sommersa dallo scandalo e per non perdere la pensione del marito defunto, che riceveva mensilmente, L. pensò di sbarazzarsi del neonato.

Non sappiamo in che modalità compì l’orrendo delitto ma la stampa di allora riferisce che dopo il misfatto L. gettò il corpicino del piccolo nel fiume Agri.

Qualche contadino della zona tuttavia scoprí il corpo esanime e L. dopo indagini avviate dai carabinieri, confessò le sue colpe.

Non sappiamo se venne condannata all’ergastolo nè se la sua pena fosse minore ma sappiamo che nell’Agri riecheggia l’infanticidio di Montemurro.

Montemurro (foto presa dal web)

Lascia un commento

In voga