Questa storia, a differenza di tante altre, è più conosciuta e addirittura è diventata abbastanza popolare.

Siamo in una calda estate degli anni ’20 del 1900 alle falde del monte Alpi, a Latronico, in provincia di Potenza.

La signorina Francesca è una bella diciannovenne molto nota in paese. 

Francesca era innamorata del cugino il quale corrispondeva e tra i due pare ci sia stata una relazione segreta. Non era ammissibile che due cugini potessero stare insieme, figuriamoci nella metà degli anni ’20.

Purtroppo della loro relazione ne erano venute a conoscenza le rispettive famiglie e quindi iniziò un periodo burrascoso per entrambi i giovani amanti. Ma, secondo le testimonianze dell’epoca poi annotate in stampa, ciò non aveva fermato i due amanti. Anzi, la loro relazione continuava.

Le due famiglie, come facilmente intuibile, entrarono in contrasto tra loro attribuendo o meglio scaricando le colpe della relazione gli uni sugli altri.

La vita a casa di Francesca non andava per il verso giusto. Il padre scelse la linea dura sfogando sulla figlia la sua collera e iniziò un periodo di umiliazioni per Francesca. Non era facile per una poco più che ragazzina sostenere gli sfoghi di rabbia paterni per una questione che comunque in paese aveva sicuramente creato chiacchiericcio. Cosa molto temuta in quegli anni.

Probabilmente questa serie di situazioni non più gestibili per la diciannovenne, non ultimo la troncata relazione, la portarono ad una decisione terribile e senza via d’uscita.

Dopo l’ennesima sfuriata paterna, alle prime luci dell’alba, Francesca si sparò al petto morendo all’istante.

Questa triste storia dall’epilogo tragico segnò la popolazione di Latronico che partecipò numerosa ai funerali della ragazza.

Non abbiamo mai visto una foto di Francesca nè sappiamo come proseguí la vita del suo amante.

Pare che a Latronico vi sia un ricordo della giovane su una strada.

l’articolo del 1926

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